

Il piano di trasformazione verde del Giappone per incentivare gli investimenti in energia intelligente
Il piano giapponese di trasformazione verde (Piano GX) è una nuova e coraggiosa strategia volta a incoraggiare la transizione della quarta economia mondiale dai combustibili fossili alle fonti di energia pulita. Un piano di finanziamenti altrettanto ambizioso dovrebbe catalizzare gli investimenti in diverse soluzioni energetiche intelligenti in ambiti quali le energie rinnovabili, le reti elettriche, le automobili e le attrezzature per il risparmio energetico.
Sommario
- Il piano mira a migliorare l’approvvigionamento energetico e a decarbonizzare l’economia giapponese
- Il programma di investimenti da quasi 1.000 miliardi di euro è paragonabile all’IRA statunitense per dimensioni e ambizioni
- Previsti sostanziali venti di coda per le soluzioni energetiche intelligenti in Asia e Giappone
La mossa epocale del Giappone è stata motivata dall’esigenza di decarbonizzare l’economia per contrastare il cambiamento climatico, garantire la sicurezza energetica, stimolare l’innovazione ecologica e favorire una crescita economica rispettosa dell’ambiente. Nonostante i progressi compiuti nei vent’anni successivi alla promulgazione del Protocollo di Kyoto (il primo trattato sul clima legalmente vincolante al mondo), il Giappone si colloca ancora al quinto posto nella classifica delle emissioni complessive e davanti alla Cina in termini di emissioni pro capite.1
Il problema risiede in parte nella forte dipendenza dai combustibili fossili (quasi il 100% dei quali è importato) che il Piano GX mira a ridurre tramite generosi investimenti in tecnologie pulite e imposte sul carbonio.2
Figura 1 – Il Giappone vuole emanciparsi dalla dipendenza dai combustibili fossili

La maggior parte dell’approvvigionamento energetico giapponese proviene dai combustibili fossili, che sono quasi completamente importati. Fonte: mix energetico tratto dal settimo piano energetico strategico del Giappone, Agenzia per le risorse naturali e l’energia, UBS, 2025. Climate Bonds Initiative, 2024.
Per realizzare questi obiettivi, nel prossimo decennio saranno raccolti quasi 1.000 miliardi di euro tramite fonti pubbliche e private.3 L'obiettivo iniziale è incentivare le imprese a innovare per avvicinarsi a un percorso di neutralità climatica (net-zero), prima di applicare sanzioni a chi resta indietro.
Nel prossimo decennio saranno raccolti quasi 1.000 miliardi di euro tramite fonti pubbliche e private
Il Piano GX è paragonabile all’IRA statunitense
L’ampiezza del piano strategico, unita all’eccezionale entità dei finanziamenti (in rapporto al PIL del Paese, è oltre tre volte superiore rispetto all’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti) dimostra l’impegno credibile del Giappone nell’utilizzare la transizione verso la neutralità climatica per stimolare l’innovazione e la crescita economica futura.
Figura 2 – Piano GX vs. IRA

La spesa pubblica annuale prevista in Giappone per gli investimenti nell’energia pulita è pari al triplo di quella contemplata dall’IRA statunitense in termini di PIL. Fonte: Senato degli Stati Uniti, Rhodium Group, GR Japan, Statista, Jefferies, 2024.
Come nel caso dell’IRA negli Stati Uniti, il Piano GX è pensato per facilitare il passaggio all’energia pulita tramite investimenti nelle rinnovabili, nei veicoli elettrici e nel miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e infrastrutture. L’esperienza dell’IRA negli USA suggerisce che l’iniziativa giapponese potrebbe creare dinamiche positive per le aziende di questi settori.
Dall’approvazione dell’IRA, gli investimenti nella produzione e nella diffusione di tecnologie pulite hanno raggiunto i 493 miliardi di dollari, con un aumento del 70% rispetto ai livelli precedenti.4 Nel secondo trimestre del 2024 gli investimenti in tecnologie per l’abbattimento delle emissioni hanno rappresentato da soli il 5,5% di tutti gli investimenti privati statunitensi (cfr. Figura 3).5
La crescita e i profitti derivanti dagli investimenti delle imprese in tecnologie pulite e di abbattimento delle emissioni dovrebbero migliorare con l’aumentare della loro diffusione e adozione nei prossimi anni.
Figura 3 – L’IRA statunitense ha incentivato gli investimenti privati in soluzioni di energia

Il grafico mostra gli investimenti in energia pulita in percentuale del totale degli investimenti privati statunitensi in strutture, attrezzature e beni di consumo durevoli. Fonte: Rhodium Group/MIT-CEEPR Clean Investment Monitor, 2024.
Il Giappone emette i primi “titoli di Stato verdi” al mondo
Un aspetto fondamentale della strategia di finanziamento è l’emissione di obbligazioni per la transizione climatica per un valore di 131,5 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.6 Questi transition bond o “green govies” (titoli di Stato verdi) sono finalizzati a mettere in moto il ciclo degli investimenti. Tutti gli altri fondi necessari (circa 855 miliardi di euro) proverranno da finanziamenti privati, dal carbon pricing e da un’imposta sulle importazioni di combustibili fossili.
Il piano è encomiabile anche per l’enfasi posta su una transizione che non pregiudichi la crescita economica complessiva del Giappone. Si spera che questo forte segnale iniziale, abbinato ai primi finanziamenti, indirizzi le aziende verso la riduzione delle emissioni.
I proventi dei finanziamenti saranno destinati a varie iniziative verdi, tra cui la decarbonizzazione del settore energetico, il sostegno alle tecnologie rinnovabili e la promozione dell’efficienza energetica negli alloggi e negli edifici. Altri fondi arriveranno in seconda battuta dal carbon pricing e dalle imposte sulle importazioni di combustibili fossili, che dovrebbero spingere ulteriormente le aziende a investire in soluzioni di decarbonizzazione.
La “GX league” e la leadership al servizio della decarbonizzazione
Un’altra peculiarità del Piano GX è la creazione di una “GX League”, un gruppo volontario di quasi 750 aziende giapponesi ad alte emissioni, che sperimenterà il meccanismo di tariffazione delle emissioni per risolvere i problemi prima che diventi obbligatorio nel 2026. Questo gruppo scelto potrebbe dimostrarsi determinante anche per sbloccare gli investimenti nelle strategie di decarbonizzazione da parte dei principali operatori industriali dell’economia giapponese.
Si tratta di una mossa intelligente, poiché in virtù della sua leadership nelle celle a idrogeno, nelle batterie per autoveicoli, nei semiconduttori e nelle apparecchiature elettroniche il Giappone gode di un vantaggio nell’innovazione e nella diffusione delle soluzioni low carbon in molti settori. Il paese intende far leva sulle sue competenze per decarbonizzare l’economia e dotarsi di un motore a energia pulita che ne favorisca la crescita economica e la leadership in Asia, dove la Cina ha attualmente una posizione dominante.
Smart Energy D EUR
- performance ytd
- 8,63%
- Performance 3y
- 6,18%
- morningstar
I rendimenti passati non sono indicativi dei possibili risultati futuri. Il valore degli investimenti può subire oscillazioni.
Una grande strategia di investimento ne merita un’altra
Come il Piano GX, la strategia Robeco Smart Energy applica un approccio globale e multisettoriale agli investimenti nella decarbonizzazione. Dalla generazione di energia a monte attraverso le fonti rinnovabili al consumo a valle da parte dei consumatori e degli utenti industriali, la strategia investe nelle stesse aree e nelle stesse aziende destinate a beneficiare del Piano GX, molte delle quali sono imprese locali relativamente sconosciute a livello internazionale.
Figura 4 – Investire in una catena del valore dell’energia da svariate migliaia di miliardi di dollari

Fonte: Robeco, strategia Smart Energy, 2025
Secondo il Piano GX, i veicoli elettrici dovranno rappresentare il 20% di tutte le vendite di auto nuove entro il 2030; questo obiettivo dovrebbe comportare notevoli progressi nello sviluppo e nell’adozione di veicoli elettrici, batterie e semiconduttori per auto, tutti componenti chiave dei cluster efficienza energetica e gestione dell’energia elettrica in cui la Strategia investe. Inoltre, con una quota target di energie rinnovabili del 36-38% nel mix energetico, anche la generazione da fonti rinnovabili dovrebbe registrare una crescita sostenuta, con ricadute positive sul potenziale di performance delle posizioni della Strategia in quest’area.
Figura 5 – Investimenti del Piano GX per settore

I trasporti e la generazione di energia da fonti rinnovabili rappresentano oltre la metà degli investimenti previsti. Fonte: Jefferies, Mistero giapponese dell’energia, del commercio e del turismo (METI), GR Japan, 2024.
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Gli operatori di rete e i relativi fornitori dovrebbero beneficiare dei progetti di ammodernamento ed espansione volti a facilitare l’integrazione delle rinnovabili nonché a soddisfare il crescente fabbisogno energetico dei chip di nuova generazione e dei data center in iperscala. Già nel solo 2024 le autorità locali giapponesi hanno approvato non meno di 27 progetti di batterie e accumulo di energia (BESS) a livello di rete, per un valore di 217 milioni di euro, finalizzati a potenziare le reti di trasmissione da Hokkaido, Tohoku e Tokyo a nord, fino a Chubu, Kansai e Kyushu a sud.7
Un altro obiettivo importante del Piano GX è la promozione di ambienti di vita sostenibili, che dovrebbe avvantaggiare le aziende specializzate in materiali edili, prodotti di isolamento e tecnologie di domotica a basso consumo energetico, premiando le imprese appartenenti al cluster dell’efficienza energetica della strategia.
Conclusioni
Il Piano GX è un programma completo, competitivo e sostenibile. La strategia Smart Energy di Robeco si avvale di un approccio simile, che la mette in condizione di beneficiare delle interessanti opportunità create dalla trasformazione epocale del Giappone.
Note in calce
1 Japan - Countries & Regions - IEA
2 Climate Bonds Initiative
3 EUR 986,5 miliardi o JPY 150.000 miliardi. Importo convertito utilizzando il tasso di cambio medio EUR/YEN per l’anno fiscale 2023 (EUR 1 = JPY 152,04), anno nel quale è stato annunciato il Piano GX. Fonte: World Currency Exchange Rates
4 Nei due anni successivi all’approvazione dell’IRA gli investimenti hanno raggiunto i 493 miliardi di dollari, contro i 288 miliardi di dollari dei due anni precedenti all’introduzione del provvedimento.
5 Clean Investment Monitor, agosto 2024. Rhodium Group, MIT Center for Energy and Environmental Policy Research.
6 EUR 131,5 miliardi = JPY 20.000 miliardi. La prima emissione di titoli con scadenze da 5 e 10 anni, per un valore di 1.600 miliardi di yen, è stata effettuata nel febbraio 2024. Conversione effettuata utilizzando il tasso di cambio medio EUR/YEN per l’anno fiscale 2023 (EUR 1 = JPY 152,04), anno nel quale è stato annunciato il Piano GX. Fonte: World Currency Exchange Rates
7 Japan Energy Hub, gennaio 2025. Ventisette progetti BESS a livello di rete si sono assicurati 34,6 miliardi di yen grazie al programma di sovvenzioni del METI per l’accumulo di energia per l’anno fiscale 2024. Tasso di conversione di EUR 1 = JPY 159,28, pari al cambio medio per l’anno fiscale 2024. Fonte: World Currency Exchange Rates
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